Progetto Alpi – Colle Vaccera – Campagna di reclutamento 2019

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Progetto Alpi – Colle Vaccera – Campagna di reclutamento 2019

Quest’anno il Rifugio Vaccera è nuovamente aperto e completamente rinnovato la parte ristorante è completamente nuova e anche la parte dormitorio è stata suddivisa in camerette dotate di bagno privato e di uno spazio comune con i vecchi bagni completamente rinnovati e funzionanti. Il GPSO ha attivato una convenzione con i nuovi gestori della struttura per garantire l’alloggio gratuiti a tutti i partecipanti del Progetto Alpi 2019.

In settimana sarà allestita una piccola cucina da campo nella parte dormitorio del rifugio e nei fine settimana sarà possibile mangiare nel ristorante del rifugio che sarà aperto a pranzo.

Verranno attivati circa 350 metri di mist-net, che attraverseranno praticamente tutto il colle.  La stazione verrà quindi aperta lunedì 30 settembre e rimarrà attiva sino al 31 ottobre. Sarà necessario essere almeno in 2 o 3 al giorno per riuscire a gestire in modo ottimale la stazione. Quindi sarà ben gradito, e indispensabile alla riuscita del progetto, l’aiuto di tutti: inanellatori, aspiranti, collaboratori ed aiutanti.
Restiamo in attesa delle adesioni, che confidiamo saranno numerose. 
Vi pregheremmo di comunicarci la vostra disponibilità indicando data e ora di arrivo e quella di partenza, nonché diffondere i dettagli di questa iniziativa a tutti coloro che possano essere interessati.

Potete contattare il responsabile per informazioni via mail: tamietti.alberto@gmail.com

 

Resoconto 2018

Per il dodicesimo anno consecutivo, dal 1 al 31 ottobre, nell’ambito del Progetto Alpi – un progetto coordinato dal Museo delle Scienze di Trento e dal Centro Nazionale di Inanellamento dell’ISPRA come programma di ricerca per migliorare la conoscenza della migrazione postriproduttiva all’interno del settore italiano della Catena Alpina mediante l’inanellamento a scopo scientifico – il GPSO ha attivato la stazione istituzionale del Colle Vaccera (Angrogna – Pramollo, Torino).

Anche in questa occasione, vista la nutrita partecipazione di inanellatori e collaboratori alle attività della stazione, l’iniziativa ha riscontrato un discreto successo nel mondo ornitologico regionale e non. In particolare sono intervenuti oltre 35 tra inanellatori e collaboratori che hanno reso possibile attivare la stazione e farla funzionare al pieno delle sue potenzialità, ed ai quali va il nostro più caloroso ringraziamento.

I risultati ottenuti quest’anno si collocano ai minimi storici della stazione; complessivamente nel 2018 abbiamo contattato 65 specie di uccelli, 31 delle quali sono state inanellate per un totale di 498 catture. La specie più abbondante quest’anno è risultata il Fringuello (235 catture), seguita da Tordo bottaccio (57) e Pettirosso (43). Di particolare interesse risulta la cattura di un Succiacapre il 19 ottobre; e segnaliamo le prime due catture per la stazione di Rondine, avvenute il 4 ottobre, quando sul colle era presente un assembramento di qualche centinaia di individui.

Nei 12 anni di attività, 13.000 individui appartenenti a 77 specie; di queste le più catturate sono il Fringuello (3.249 catture), la Cincia mora (2.425) e il Regolo (1.432).
La Stazione è stata inoltre meta di visite guidate, durante le quali si sono illustrate le diverse fasi dell’inanellamento a scopo scientifico.