Gli uccelli e l’inverno: il terzo anno del nuovo Atlante Italiano

Gli uccelli e l’inverno: il terzo anno del nuovo Atlante Italiano

Domani 1 Dicembre prende avvio la terza stagione di campo per la realizzazione dell’Atlante ornitologico invernale.

Con questo intervento vogliamo illustrare la situazione della copertura dei rilevamente dei primi due anni per il Piemonte in modo da poter ottimizzare la raccolta dati.

Ricordiamo che gli obiettivi dell’Atlante nazionale sono:

  1. Produrre carte dettagliate della distribuzione invernale (dicembre e gennaio) di tutte le specie alla scala 10×10 km (particelle UTM 10×10)
  2. Ottenere mappe di distribuzione semiquantitative che permettano di rilevare i gradienti di abbondanza di ogni specie rilevabile, ed  in particolare delle specie più comuni e diffuse
  3. Localizzare e stimare l’abbondanza delle specie rare
  4. Raccogliere informazioni georeferenziate finalizzate alla conservazione e alla ricerca scientifica alle scale locale, regionale, nazionale ed europea con particolare riguardo alle IBA, ZPS e SIC o aree di interesse locale.

L’inverno è la stagione che più pesantemente influisce sugli uccelli e sulla loro sopravvivenza limitandone principalmente la disponibilità di risorse trofiche, specie col permanere di lunghi periodi rigidi.

Questo effetto viene in parte mitigato con l’adozione di diverse strategie specifiche: durante il periodo invernale di fatto si assiste ad importanti mutamenti che portano alcune specie ad una variazione di presenza di tipo sia latitudinale sia altimetrico e con l’occupazione di ambienti stagionalmente o localmente più favorevoli, generando anche per alcune di esse una vera e propria  “invasione” dalla ciclicità irregolare verso aree geografiche più idonee.

Atlante Svernanti

Ma su di una più amplia scala di variazioni climatiche, l’avifauna svernante piemontese potrebbe nel corso degli ultimi anni aver subito una modificazione nella sua distribuzione o composizione?La risposta, di certo non facile a questa domanda, ha spinto il G.P.S.O. ad aderire all’Atlante italiano degli uccelli svernanti come naturale continuazione conoscitiva del precedente Atlante realizzato tra il 1986 e il 1992.

La pubblicazione del precedente “Atlante degli uccelli di Piemonte e Valle d’Aosta in inverno”,  realizzato grazie al contributo di oltre 200 rilevatori che hanno raccolto circa 71000 dati consentendo di cartografare la distribuzione invernale di 197 specie, rappresenta una base conoscitiva importante sulla nostra avifauna.

Il Progetto del G.P.S.O., per quanto ambizioso, si affiancava di fatto ad una analoga iniziativa lanciata negli stessi anni in Lombardia, costituendo così la prima indagine su amplia scala realizzata in Italia ed  indirizzata agli uccelli svernanti.

Come evidenziato dalla figura seguente, la copertura dei primi due anni di rilevamento dell’Atlante piemontese aveva fin da subito evidenziato il grande interesse al Progetto e la progressiva sempre maggiore risposta dei rilevatori.

Se si confronta la copertura regionale ottenuta nel corso dei primi due anni del precedente Atlante con quella dei dati inseriti nelle piattaforme Aves.Piemonte e Ornitho.it questo successo risulta ancora più evidente.

Lo sforzo di indagine nella regione piemontese basata sui dati disponibili per tavoletta è evidenziato attraverso l’utilizzazione del colore blu per quelle prive di dati, e dai colori verde, giallo e arancio in relazione al numero di specie segnalate.

Da questa prima analisi risulta una marcata variazione nella copertura del territorio indagato con la provincia del VCO che “cede il passo” a quella di Biella solo marginalmente investigata dove evidenti appaiono le carenze.

Provincia di Alessandria

Una buona copertura è disponibile per la sola tavoletta MQ69 ma sono molte le tavolette per le quali il numero delle specie segnalate è compreso tra 1 e 15.

Tra di esse è certamente da segnalare l’assenza di dati per quelle carte vicinali alla provincia di Genova.

Coordinatore provinciale:

Enrico Caprio: enrico.caprio@gmail.com

Provincia di Cuneo

Il grande sforzo profuso nell’indagine del territorio provinciale ha di fatto portato ad avere poche tavolette senza rilevamenti! Nel complesso risultano ancora da investigare sufficientemente le aree di pianura, diversamente da quella vicinali ai quadrati alpini dove la copertura risulta maggiore.

Coordinatore provinciale:

Massimo Pettavino: massimo.pettavino@gmail.com

Provincia di Torino

Come per il precedente Atlante, la provincia maggiormente investigata risulta essere quella di Torino confermando l’efficacia del coordinamento. Diversamente da quanto si desume dalla copertura della provincia di Cuneo, risultano maggiormente investigate le carte relative ai settori di pianura a discapito dell’area alpina in generale.

Coordinatori provinciali:

Giacomo Assandri: giacomo.assandri@virgilio.it

Paolo Marotto: hcmarott@tin.it

Provincia di Biella

Per quanto sia esiguo il numero di tavolette ricadenti nell’area provinciale, questa risulta attualmente la meno investigata! L’apparente maggiore copertura della tavoletta MR22, per quanto risulti al di sotto delle sue potenzialità, è unicamente da attribuirsi alla presenza al suo interno del Lago di Viverone e dal forte interesse che questo riveste presso gli osservatori.

Provincia di Asti

Lo sforzo investigativo risulta nel complesso basso per quanto il loro generale interesse naturalistico sia elevato evidenziando indirettamente una carenza di osservatori.

Coordinatore provinciale:

Enrico Caprio: enrico.caprio@gmail.com

Provincia del Verbano-Cusio-Ossola

È questa la provincia che maggiormente evidenzia un aumento del territorio indagato se paragonato al precedente Atlante per il quale una analoga copertura era osservabile solo al quarto anno. Questo successo è certamente da relazionarsi all’incremento dei rilevatori e dal loro sempre maggiore sforzo di coordinamento.

Coordinatore provinciale:

Radames Bionda: rada.bionda@libero.it

Provincia di Vercelli e Novara

Cosa le accomuna? …. una generale carenza di rilevatori!

Per quanto l’area alpina della provincia di Vercelli sia priva di investigazione, meglio non versano le tavolette delle aree di pianura, ivi incluso il novarese: sono molte le carte per le quali risultano meno di 45 specie, valore di molto inferiore al potenziale evidenziato dal precedente Atlante. Questa scarsa copertura è riconducibile più ad un generale mancato invio dei dati che non ad una reale assenza di osservatori.

Per queste due provincia si evidenzia la necessità di una comunicazione dei dati a fronte di una carenza conoscitiva.

Coordinatore provincia di Vercelli:

Mauro Della Toffola: maurodt11@alice.it

Coordinatore provincia di Novara:

Gianfranco Alessandria: ltale@tin.it

Vercelli

Novara

Certamente c’è ancora tanta strada da fare per ottenere una copertura ottimale delle tavolette.

Ecco perché è importante proseguire l’indagine indirizzando gli sforzi verso quelle tavolette non coperte ed intensificando il monitoraggio per quelle la cui copertura risulta non esaustiva.

Di fatto, come evidenziato prima da Pulcher (1987) e poi dai redattori stessi del precedente Atlante, le specie svernanti in una determinata area predefinita non è un dato invariabile ma correlato al tempo dedicato alla sua investigazione.

I dati raccolti potranno essere inseriti sulle piattaforme Aves.piemonte e Ornitho.it risultando ancora più significativi applicando la metodologia che potrete scaricare cliccando qui:

Per eventuali chiarimenti i coordinatori provinciali saranno comunque a vostra disposizione.

Alcune avvertenze

È comunque sempre importante tenere presente come l’osservazione gli uccelli non debba mai essere prioritaria alla loro incolumità ed indirizzata al massimo rispetto dell’ambiente: il disturbo causato agli uccelli deve essere ridotto al minimo, in particolare mantenendo una distanza d’osservazione sufficiente per evitarne l’involo.

In particolare prestate attenzione nell’approcciarvi durante le giornate di attività venatoria alle aree umide dove questa è interdetta ed abbiate SEMPRE il massimo riguardo verso i galliformi alpini non causandone mai l’involo: un comportamento “invadente” potrebbe dimostrarsi deleterio verso i soggetti osservati.

Testi/Elaborazioni grafiche: Gianfranco Alessandria/Enrico Caprio

Scarica le carte con la copertura

Piemonte atlante invernale_Piemonte_VDA

Provincia di Alessandria atlante invernale_AL

Provincia di Asti atlante invernale_AT

Provincia di Biella atlante invernale_BI

Provincia di Cuneo atlante invernale_CN

Provincia di Novara atlante invernale_NO

Provincia di Torino atlante invernale_TO

Provincia di Vercelli atlante invernale_VC

Provincia del Verban Cusio Ossola atlante invernale_VCO


Per un maggiore approfondimento

AA. VV. 2007 – I galliformi alpini: esperienze europee di conservazione e gestione. Regione Piemonte, Osservatorio Regionale sulla Fauna Selvatica. Scaricabile al link: www.regione.piemonte.it/cgi-bin/agri/pubblicazioni/pub/pubblicazione.cgi?d_pubblicazione=1421&id_sezione=0

AsOER (red.), 20055 – Avifauna acquatica: esperienze a confronto. Scaricabile al link: www.asoer.org/attivita/raccolta_abstract.pdf

Cucco M., Levi L., Maffei G. & Pulcher C., 1996 – Atlante degli uccelli di Piemonte e Valle d’Aosta in inverno (1986-1992). Monografie XIX, Museo Regionale di Storia Naturale, Torino.

Fornasari L., Bottoni L., Massa R., Fasola M., Brichetti P., Vigorita V., 1992 – Atlante degli uccelli svernanti in Lombardia. Regione Lombardia, Università degli Studi di Milano.

Newton I., 1998 – Population limitation in birds. Academic Press, London.

Pulcher C., 1987 – La variabilità della comunità ornitica svernante in un ambiente padano. Riv. Piem. St. Nat., 8: 81-85.