IWC - International Waterfowl Census

Scopi: seguire l'andamento delle popolazioni degli uccelli acquatici ed in particolare degli Anatidi europei.

Metodi: conteggi accurati degli uccelli acquatici presenti nelle principali zone umide verso la meta' gennaio, momento in cui questi uccelli sono molto piu' concentrati e presenti in aree piu' popolate dall'uomo che non in periodo riproduttivo. Nelle aree di maggiore estensione i rilevatori lavorano in gruppi coordinati e le osservazioni sono compiute con cannocchiali a forte ingrandimento.

Da alcuni anni, su indicazione dell'INFS, le zone umide sono state suddivise e classificate secondo criteri omogenei. L'elenco delle zone ricadenti in Piemonte e Valle d'Aosta con i rispettivi codici nazionali e' riportata piu' oltre.

Coordinamento: il progetto fa capo a livello internazionale all'IWBR; in Italia l'Ente coordinatore e' l'INFS, In Piemonte il coordinamento GPSO e' effettuato da G. Boano con la collaborazione di M. Della Toffola, R. Toffoli e personale dei principali Parchi regionali fluviali.

Banca dati: dati raccolti su schede fornite dall'INFS e quindi archiviati in formato dbase. Banca dati in crescita formata da oltre 2500 records.

Pubblicazione dei risultati: I dati sono regolarmente inviati all'INFS e, a livello regionale, pubblicati in parte nei Resoconti annuali del GPSO sulla Rivista Piemontese di Storia Naturale. Sono stati anche utilizzati per la redazione dei testi del PARUS. Recentemente l'INFS ha pubblicato un volume speciale con i risultati dei censimenti nazionali 1990-1995.


Censimento di gennaio 2009

Cari amici e collaboratori
L’ISPRA (ex INFS) ha ufficialmente comunicato le date per il censimento degli uccelli acquatici svernanti per il 2009.
 
I censimenti dovranno svolgersi nel periodo:
9 – 27 GENNAIO 2009

 
A richiesta possiamo fornire la CIRCOLARE ISPRA (per chi non l’avesse ancora ricevuta), e la scheda rilevamenti attualmente in vigore.

Vi ricordo nuovamente, che nella parte della scheda riguardante i “ROOST” (fondo scheda), deve essere indicato il conteggio o la stima del numero degli individui presenti nel dormitorio e non la sola presenza del roost (regola nata già per gli ultimi due censimenti, 2007 e 2008).

Nel ringraziarvi in anticipo per la Vs. collaborazione,
colgo l’occasione per fare a tutti
un Cordiale SALUTO

A disposizione per qualsiasi chiarimento, Mauro Della Toffola

Mauro DELLA TOFFOLA
via San Carlo 29/5
10070 San Francesco Al Campo
Torino - Italy
e-mail casa: maurodt1@virgilio.it
e-mail uff.: madel@audasso.com
tel. cell.: ++39 347 2106120


Note storiche

Ogni inverno dal 1974 in tutta Europa si effettuano censimenti di uccelli acquatici su tutte le principali zone umide.

I dati sono raccolti centralmente dall'International Waterfowl Research Bureau (IWRB) e a livello nazionale dall'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica.

I censimenti sono stati avviati in Europa, sulla scorta di quanto già fatto in America settentrionale per seguire l'andamento delle popolazioni di Anatidi, che includono molte specie sottoposte a rilevante pressione venatoria, al fine di poter evidenziate tempestivamente eventuali preoccupanti diminuzioni.

Il numero di individui di ogni specie presente nelle varie zone umide, in rapporto alle popolazione complessiva degli stessi, e' inoltre considerato un parametro utile per stabilire l'importanza relativa delle varie zone umide, utile ai fini di conservazione delle stesse, nell'ambito della Convenzione di Ramsar per le Zone Umide. A tal fine i conteggi sono stati estesi anche ad altre specie di uccelli acquatici.

Questi censimenti sono effettuati in pieno inverno poiché molte specie, che in estate sono distribuite su amplissime zone settentrionali del continente eurasiatico, in inverno si concentrano in un piu' ristretto areale, coincidente per di piu' con aree ad elevata densita' umana, rendendo più fattibili censimenti accurati.

I conteggi si effettuano in particolare intorno alla meta' di gennaio, quando si ritiene che i movimenti migratori siano pressoché assenti o comunque molto ridotti.

Gli osservatori identificano le varie specie e conteggiano quanto più precisamente possibile gli individui presenti utilizzando oltre i binocoli anche cannocchiali montati su treppiedi utili soprattutto nelle zone umide piu' estese. Spesso risulta utile lavorare in piccoli gruppi ben coordinati, suddividere le zone umide in settori affidati ognuno a osservatori diversi ed anche ottenere riprese fotografiche su cui poi effettuare ulteriori controlli del numero.

Non sempre e' facile delimitare una zona umida in modo univoco e in passato spesso si sono effettuati conteggi non comparabili perche' effettuati su estensioni diverse. Per rimediare a questo stato di cose l'INFS ha redatto un elenco delle zone umide italiane (Doc. Tec. n° 17) definendone precisamente i limiti. Di seguito e' riportata la suddivisione e codifica per il Piemonte e la Valle d'Aosta. Per gli interessati la scheda di rilevamento puo' essere richiesta all'INFS o al GPSO.

ZONE UMIDE:   suddivisione e codifica per il Piemonte e la Valle d'Aosta.